Mario Ville è uno degli stilisti e direttori artistici più originali che vanta oggi la Spagna. Ne sentiremo presto parlare anche nel nostro Paese, non fosse altro per la sua eclettica capacità di combinare il senso estetico con l’arte figurativa.
Madrileno di nascita, ma dalla propensione apertamente cosmopolita, per il giovane creativo esistono solo alcune parole d’ordine: diversità, mescolanza di stili e innovazione. Potendo vantare una discreta esperienza nell’ambito della pubblicità e del cinema, oggi Mario si sta facendo largo nel competitivo panorama della fotografia di moda.
Dal suo punto di vista, il potere dell’immagine non sarebbe soltanto il risultato di un armonico gioco di abiti audaci, quanto piuttosto quello di creare i giusti contrasti differenziandosi dalla massa. Una variegata scelta formativa la sua, che lo ha portato a spaziare entro i confini della grafica, delle belle arti e persino della post-produzione digitale. D’altronde proprio la costante passione lo spinge a continuare e a ricercare una relazione naturale tra moda e arte, ingrediente segreto di un’anima estrosa, ma soprattutto curiosa.
Nei panni di congegno funzionale alle politiche di mercato, la moda riflette forse meglio di qualunque altro strumento il nostro vocabolario comunicativo e sociale, aspetto che inevitabilmente ci conduce all’arte. Più precisamente, a fare da eco alle sue ispirazioni sono linee morbide e figure femminili languide: un forte erotismo e figure iconiche che rispondono al nome di Gustav Klimt. Infine ci sono novità anche nell’utilizzazione dei materiali, manipolandoli a seconda dell’occasione, nonostante l’oro resti la prima scelta dello spagnolo.
Scritto da Roberta Maddalena