Tra i suoi progetti vi è il delicattismo Levitation, in cui immagini fluttuanti di personaggi leggeri come ali di fata, fluttuano in bolle di sapone impalpabili. Erika parla di Levitation in questi termini “L’idea che sta alla base dell’intero lavoro è quella di voler mostrare una quotidianità, che è appunto la quotidianità della città in cui vivo, Milano, in un contesto poetico e affascinante. Filo conduttore di questi scatti è la Levitazione, intesa come leggerezza, come capacità di guardare il mondo con occhi che non conoscono la gravità e le sue leggi.” Un altro progetto è Into the music, composto da dodici fotogrammi che hanno il preciso compito di riportare l’individuo ad un avvicinamento con sè stesso attraverso il contatto con la natura.
Altro gusto possiede la sua ultima serie Surreal Arabesque, in cui oggetti della nostra quotidianità come una un latta di tonno, una tenda o una nuvola, sono trasportatti in un nuovo universo e vengonono arricchiti da elementi stravaganti surreali ma anche ironici in maniera da creare delle composizioni assolutamente al di fuori dall’ordinario. Il termine arabesque viene qui usato come gioco, la perfezione dell’ideale viene contrapposta alla divertente diversità dell’immaginazione e di cosa può comporre alle volte la nostra mente se stimolata da diverse immagini.
Tutte le fotogtafie di Erika sono visibili sul web ma non vediamo l’ora di vedere una sua esposizione!
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