The bad batch, della giovane regista Ana Lily Amirpour, è un western contemporaneo ambientato in un cosidetto “lotto difettoso” al di fuori dal confine americano.

C’è chi come il Creative Director di VICE Eddy Moretti chiama Ana “the next Tarantino”.

Dopo aver presentato al Sundance film festival “A girl walks home alone at night” del 2013, Ana porta alla 73a Mostra del cinema di Venezia questa pellicola molto particolare, audace e contemporanea.

Coprodotto dalla piattaforma VICE il film è un una pellicola confezionata con grande cura per l’immagine e un’estetica ricercata.

Il tema iniziale e fucro del film è il cannibalismo e si può dire che viene messo in scena senza risparmiare nulla all’immaginazione. La trama però che si svilupperà è una controversa storia d’amore.

L’attrice protagonista è la modella (e attrice) Suki Waterhouse che in “The bad batch” si trova per la per la prima volta ad affrontare un’esperienza così travolgente e totalizzante.

Il profilo del personaggio di Arlen ( Suki Waterhouse ) è quello di una ragazza molto giovane e street, con un passato problematico e difficile.

Nel lotto difettoso infatti, ci vivono tutti gli abitanti che vengono disconosciuti dallo stato, poiché arrivati per vari motivi ai margini della società.

Keanu Reeves interpreta Mr The dream, questa figura che rappresenta un po’ tutte le tipologie di organizzazioni malavitose che si ritrovano nel mondo reale. The dream è circondato da tutte le sue donne, rigorosamente armate.

Lo scopo di Arlen, in questa lotta alla sopravvivenza sarà quello di sentirsi utile, ovvero la soluzione concreta di qualche cosa.

Sarà questo il tentativo che la porterà avanti con la sua determinazione in un avventura totalmente irrazionale.

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