AW LAB, in collaborazione con adidas Originals, ha portato nel cuore della movida milanese uno speciale ed unico temporary street culture space: THE STYLE CUBE.
– Con AW LAB IS ME avete indicato una nuova via, quella della massima condivisione dei valori e delle experience del brand, coinvolgendo i consumatori finali e chiedendo loro di essere i protagonisti della vostra brand campaign. E’ un progetto a cui darete seguito?
Assolutamente sì. Oggi non basta ascoltare i consumatori, serve ingaggiarli, farli sentire parte di un progetto. Dargli una ragione per sceglierti ogni giorno che non sia solo inerente a prezzo o opportunità.
– The Style Cube é un secondo progetto che va in quella stessa direzione, questa volta insieme ad un partner strategico come adidas. E un’iniziativa che ripeterete in altre città?
Si! The style Cube non sarà un semplice evento, avrà seguito e diventerà un asset di AW LAB. Un vero e proprio experience hub in cui i nostri clienti potranno entrare in contatto con l’azienda e viverla attraverso i suoi valori.
– Ci può indicare il target consumer di riferimento di AW LAB? E’ cambiato nell’ultimo triennio?
Oggi non parliamo più di caratteristiche socio – demografiche quando descriviamo il nostro target. I nostri pubblici (come ci piace chiamarli oggi) sono definiti in base ad attitudini e valori. La nostra musa Sara non ha eta, ma sa molto bene quello che desidera fruire, acquistare e vivere.
– AW LAB ci ha abituati a nuove release esclusive, andranno ad aumentare? Quali risultati avete ottenuto su questo fronte? Può spiegarci il meccanismo con cui nascono gli special make-up con i brand internazionali di sneaker?
Il processo di creazione di una special make up è comolesso, ma nello stesso tempo indispensabile per creare differenziazione con i nostri competitors. A noi piace dire che scriviamo storie, non sui libri , ma sui prodotti. Tutto parte dalla ricerca dei trend di valori, temi, colori e materiali e viene trasferito sui prodotti più in trend del momento. A cappello di tutto ci sonole storie.
– AW LAB va controcorrente e presenta nei suoi store un house magazine cartaceo, peraltro inedito e con grafiche e contenuti molto interessanti, può spiegarci questa scelta?