Dr. Martens ha lanciato la sua nuova campagna “tough as you” (“forti come te”). Con questo progetto il brand vuole sottolineare non solo la forza del prodotto stesso, ma anche del proprio pubblico.
Tutti conoscono i famosissimi anfibi targati Dr. Martens i quali oltre ad essere famosi per aver segnato un’epoca sono conosciuti ai più anche per la loro resistenza nel tempo. il brand con questa campagna vuole lanciare un messaggio a tutti i propri consumatori dicendo che non sono solo forti e resistenti le scarpe, bensì lo sono anche coloro che le indossano. “Tough as you” chiede ai singoli protagonisti di raccontare la propria storia, i loro momenti di difficoltà fondamentali per poter essere di aiuto e di incoraggiamento anche per tutti gli altri.
La campagna è stata scattata su scale di color rosso dal fotografo Alex Mora, celebre per aver costruito la propria carriera ignorando le regole. il senso e l’anima della campagna vengono esposte molto bene dal fotografo stesso, il quale afferma: “faccio cose in modo sbagliato apposta perché appaiano originali e fuori dagli schemi, anche se spesso non è la via più sicura. è proprio il fatto di cogliere tutte le imperfezioni, che è in perfetta linea con questo spirito ribelle che va contro ogni regola”
I protagonisti della campagna sono soggetti che nel corso della loro vita hanno dovuto combattere contro pregiudizi e la difficoltà nell’imporsi come punto di riferimento del loro campo lavorativo e nella loro vita. tra i volti di “tough as you” abbiamo: Nackane Touré attrice e cantante che si è vista censurare alcuni film nel suo paese d’origine il Sud Africa. lei stessa ha dichiarato “senza fiducia in sé stessi non si può fare nulla”. Un altro volto è quello della tatuatrice handpoke (a mano libera) Sarah Lu, la quale è andata contro il volere dei suoi genitori e ha iniziato così la sua carriera. lei sostiene che “la negatività aumenta in me la voglia di essere meglio di quello che ero ieri”. Il successivo soggetto della campagna è Blaine, membro degli Mystery Jets, che, essendo portatore di handicap, si è fatto portavoce delle proteste contro i concerti non attrezzati per i diversamente abili “per alcune persone come me ci sono delle barriere fisiche ma anche immaginarie”. per ultime abbiamo i Sistren, collettivo che produce podcast alimentando spazi di dibattito per far scoprire alle persone la propria identità. Proprio in base a ciò dichiarano che “ogni imprevisto è stato per noi una base di crescita”.