Facciamo due chiacchiere con Enejda Tafaruci, giovane designer milanese che ha deciso di dare il suo nome ad un progetto davvero creativo.

 

Wnm: Ciao Enejda, parlaci un po’ di come è nata l’idea di creare una linea di gioielli. Qual’è il tuo background?

Enejda: Ho studiato graphic design all’ Accademia di belle arti e diciamo che da lì alla carriera di designer il passo è stato breve. Oggi, il mio approccio all’estetica sia concettuale che visiva è qualcosa di naturale.

 

Wnm: C’è per caso un’ artista contemporaneo da cui trai ispirazione per le tue progettazioni?

Enejda: In realtà non mi sento legata ad un artista in particolare, amo però l’estro ineguagliabile del grande Salvador Dalí.

 

Wnm: Che anima hai deciso di dare alla linea?

Enejda: Nel mood che ho scelto, primeggia un gioco di trasparenze lineare e senza troppi fronzoli. Questo non significa però che non ci sia spazio anche per dettagli egocentrici: troverete anelli minimal ma anche collane importanti…

 

Wnm: Quali sono i materiali che prediligi?

Enejda: Ecco, questa è la domanda che aspettavo. Ci tengo molto a dire che il materiale protagonista è il PVC, che nella sua fattura semi rigida, si presta a qualunque lavorazione e contrariamente al plexiglas non infastidisce la pelle grazie alla sua morbidezza. Lo considero inoltre il mio segno di riconoscimento, seppur tra le case di moda italiane non se ne senta molto parlare.

 

Wnm: Pensi che tra il design e l’arte ci sia un legame?

Enejda: Assolutamente si. Il design è figlio d’arte perché riassume creatività e tecnica, ma presuppone anche una certa sperimentazione.

 

Wnm: Trovi che il nostro paese incentivi i nuovi talenti nel settore? Se no, cosa dovrebbe cambiare secondo te per portarci all’avanguardia?

Enejda: Purtroppo no. In Italia risulta molto difficile investire in qualunque attività professionale, specie quando si tratta di innovazione…

Credo si dovrebbe puntare su maggiori sussidi economici a favore di quei giovani che, come me, tentano di condividere il proprio talento. Prendiamo esempio da Parigi…

 

Wnm: Che caratteristiche dovrebbe avere oggi un designer per emergere? È solo questione di creatività?

Enejda: Dalla creatività non si può certo prescindere, ma penso che altra utile risorsa sia sapersi promuovere bene attraverso le reti sociali.

 

Wnm: Quale canzone ha accompagnato la tua adolescenza?

Enejda: “Qualcosa di grande” dei Lunapop (ride), spero tanto mi porti fortuna in futuro!

 

Wnm: A quale risposta azzardata risponderesti “why not?”

Enejda: Beh, posare indossando soltanto i miei accessori: why not?!

 

Wnm: Ci scatteresti due foto una con la tua migliore e una con la peggiore espressione?

 

image5image6

 

 

 

 

 

 

 

 

Blog address: www.enejda.com

 

 

 

 

 

 

scritto da Roberta Maddalena