Dal 29 Maggio fino al 30 Agosto Fashion as social Energy sarà in mostra al Palazzo Morando di Milano. Si tratta di un’esposizione assolutamente innovativa nella raffigurazione del rapporto tra arte e moda, che viene qui interpretato e rappresentato da 14 nomi tra i più illustri nel campo delle arti visive. Protagonisti ne sono infatti: Lucy Orta, Michelangelo Pistoletto, Maria Papadimitriou, Claudia Losi, Marzia Migliora e Luigi Coppola, Rä di Martino, Wurmkos, Kateřina Šedá, Mella Jaarsma, Kimsooja, Otto Von Busch, Andrea Zittel, Nasan Tur.

Scopo principale della mostra è quello di coinvolgere il visitatore in una nuova concezione dell’idea di fashion. Ovvero la moda si fa linguaggio universale per accomunare e appianare le diversità e le profonde contraddizioni che sempre di più regnano incontrastate, divenendo quindi un forte sistema di comunicazione ed interpretazione,  una vera e propria social energy. Questo concetto è reso qui attraverso installazioni, video, e fotografie, tutti investiti del compito di creare una vera e propria cultura della moda consapevole; consapevole in quanto arte, consapevole in quanto portatrice di messaggi. Perciò gli abiti non sono più solo abiti e le stoffe si colorano di mille significati e differenti emozioni.

L’occhio critico del visitatore sin da subito è portato a comprendere che la moda non è solamente qualcosa di frivolo, ma che può essere allo stesso tempo una forma d’arte carica di messaggi precisi e individuabili con un’attenta osservazione delle opere. Queste infatti sono socialmente contestualizzate e alcune, fortemente critiche, riportano l’attenzione su importanti tematiche che si tende troppo spesso a dimenticare con facilità, solo per il fatto di essere distanti dal nostro quotidiano. E così la moda che figurativamente è costituita da tre figure essenziali, ovvero chi la crea, chi ne mette in pratica le idee manualmente e chi la indossa, diventa un tutt’uno essendo l’unico linguaggio attraverso cui leggere e seguire l’esposizione.

Si noti l’importanza che assume soprattutto in questo caso il rapporto contenitore/contenuto, reso qui particolarmente complesso dal fatto che per la maggior parte si tratta d’installazioni che difficilmente vengono esposte in luoghi chiusi e specialmente permeati di storia e vincolati come Palazzo Morando. Per alcuni artisti infatti è fondamentale avere uno spazio neutro per poter esporre le proprie opere;  la sfida del neutralizzare spazi in un contenitore che non è affatto neutro, adattandoli alle esigenze espositive di ciascuna opera, ha portato ad un risultato di perfetta ambientazione delle opere contemporanee in un luogo con una storia alle spalle. Alcuni artisti hanno anche pensato di realizzare opere ex novo o di rivisitare allestimenti in chiave differente, modificandoli appositamente per questa iniziativa.

Da segnalare la possibilità di una vera e propria interazione con le opere stesse, il che le rende più comunicative e immediate. In alcuni casi è permesso consultarle, toccarle e letteralmente viverle in prima persona, ad esempio sedendosi al tavolo in compagnia di manichini o persino portando fuori un’opera per l’intera giornata. E’ questo il caso degli zaini di Nasan Tur sparsi lungo il percorso della mostra; è infatti possibile portarli all’esterno facendogli fare una vera e propria “esperienza di vita”, che bisogna documentare affiché l’artista possa utilizzarla per costruire filmati da proiettare durante le esposizioni. Molto divertente e immediato per lo spettatore che si sente personalmente coinvolto nel concetto di opera, il suo unico obbligo è quello di riportarla prima di sera, certamente non danneggiata, ma carica di nuove storie da raccontare. Questo solo un piccolo assaggio per incuriosirvi, ma la mostra è assolutamente tutta da vivere e da scoprire.

 

 

L’ esposizione è organizzata da Connecting Cultures, un’agenzia di ricerca no profit fondata e gestita da Anna Detherdge critica e teorica di arti visive e curatrice della mostra assieme a Gabi Scardi, storica dell’arte. Dietro collaborazione con il Comune di Milano, con il patrocinio di Regione Lombardia e Camera Nazionale della Moda Italiana e in partnership con Ermenegildo Zegna nell’ambito di Expo in Città.

Palazzo Morando Costume Moda Immagine Via Sant’Andrea 6, primo piano, spazi espositivi

29 Maggio- 30 Agosto

Lunedì chiusa. Martedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato e Domenica 9-13 14-19.30. Giovedì 9-13 14-21

Biglietti mostra+museo:  10 € ridotto 7 €. Martedì dalle 14.00 e prima Domenica di ogni mese 5 €, ridotto 4 €. Solo mostra: giovedì dalle 19.00 5 €, ridotto 4 €.

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