Abbiamo appreso tips e curiosità dopo l’intervista, ma cos’è successo prima?
Karl Kani, come già affermato, è una di quelle leggende così big che son difficili anche da farci stare in un semplice articolo o recap di qualsivoglia genere… un po’ come tutto quello che è successo, lontano dagli schemi e con un attitudine da ventenne da far invidia a chiunque.
In occasione della tappa italiana del suo tour europeo organizzato da Snipes, per portarlo in contatto con le capitali della moda del vecchio continente, abbiamo trascorso una giornata intensa in compagnia di amici e ospiti come Paola Zukar, Tredici Pietro, The Onigiri Art, Young Goats, Alvaanq e molti altri.
La giornata è iniziata con l’arrivo presso Marchesi, in Galleria. Una buona colazione tra caffè, uova e brioches.
Rigenerati, ci dirigiamo in Duomo: foto di rito, piccioni annessi.
Da qui proseguiamo al poco distante showroom / ASAP del suo omonimo brand. Quale modo migliore per dare un occhio alla collezione che verrà?
Si riparte. Taxi con direzione Prima per un pranzo “veloce”, tramutatosi poi in quasi-merenda. Qui l’incontro con Moab, graphic designer di riferimento nel panorama artistico / musicale italiano e mondiale.
Navigli area: c’è tempo per un diggin’ insieme a Sgamo, dj di punta nelle serate hip hop nostrane, tra dischi degli NWA in combo con i Colle Der Fomento. What else?
Direzione Radio Raheem, un’oretta di svago con i ragazzi Maurizio Ridolfo e Sgamo: il primo impegnato ad intervistare Karl, tra domande strappalacrime e settoriali, il secondo ad intrattenere il pubblico con un mixato da repertorio. Tutto perfetto.
C’è tempo per una passeggiata verso Casa Matilda per la cena, con varie personalità citate in precedenza ad aspettarci in loco. Ci siamo, un buon bicchiere di vino, qualche intervista e tanto buon umore.
La giornata volge al termine, con l’augurio di rivederci. Alla fine, la tua leggenda personale è quello che hai sempre desiderato. Tutti, all’inizio della gioventù, sanno qual’è la propria leggenda personale.