Il marchio Levi’s ha deciso di unire due dei suoi capi iconici per eccellenza con le tecniche artigianali tradizionali di Adish, brand Israelo-palestinese lanciato nel 2018. Conosciamolo meglio!

Adish, “apatico” in ebraico, viene fondato da Amit Luzon e Eyal Eliyahu, dall’artista palestinese-americano Jordan Nassar e dal palestinese Qussay K; il nome del brand fa riferimento allo stato stato emotivo della maggior parte degli israeliani (apatico, appunto) nei confronti dell’occupazione e dell’oppressione del popolo palestinese, sottolineando la non esistenza di una posizione neutrale rispetto all’occupazione illegale della Palestina.

La loro attività creativa vuole preservare il ricamo a mano palestinese e l’antica tessitura a mano beduina, opere artistiche oggi possibili grazie alle collaborazioni con i laboratori locali; nonostante le effettive difficoltà logistiche, l’obiettivo di Adish è contribuire a espandere e far fiorire questi laboratori, evidenziando i mestieri e le persone dietro ogni capo, collezione dopo collezione.

Da sempre noto per l’abbinamento delle sue silhouettes contemporanee con le tecniche artigianali della tradizione palestinese, Adish ha creato con Levi’s una capsule collection composta da quattro capi unici e genderless, con pattern che raccontano la vita quotidiana in Palestina: articoli per la casa, animali da fattoria, raccolta delle olive e cerimonie come matrimoni e lutti, evocando sapori e suoni fonte di ispirazione per il brand.

Per l’occasione, sono stati reinterpretati:

  • gli iconici Levi’s 501 Original Jeans “upcycled”, caratterizzati dal Tatreez, punto croce e ricamo fatto a mano di tradizione palestinese, e dalla tessitura a mano beduina creata dalle comunità femminili di artigiane nella Palestina occupata e in Israele. A renderli ancora più unici, i 501 mostrano anche un ricamo che ricorda varie aree geografiche locali e una speciale Levi’s Tab verde: questo modello, realizzato in misto cotone e canapa, è disponibile nei classici colori ecru e indaco, con una stampa all-over paisley bronzo;
  • le Levi’s Chore Jackets, due versioni della classica Chore coat rivisitata da Adish e “upcycled” dalle artigiane beduine di alcuni villaggi della Cisgiordania: la versione ecru presenta anche speciali tasche indaco in lana realizzate a mano, sempre secondo la tradizione beduina.

La collezione Levi’s by Adish vuole esaltare questa forma d’arte secolare, da sempre praticata dalle donne e tramandata di generazione in generazione: il ricamo sui capi di abbigliamento, infatti, è stato realizzato in collaborazione con circa 50 artigiani provenienti dai villaggi della Cisgiordania e della Palestina occupata.

Tra le altre collaborazioni, Adish ha lavorato anche con Lakiya Weaving Initiative della Sidreh Organization, che ha sede nel Deserto del Negev a sud di Israele, la quale ha come obiettivo l’emancipazione economica delle comunità locali grazie alla produzione e alla vendita di tessuti di qualità.

La collaborazione Levi’s by Adish è già disponibile presso il Levi’s Pop-up store in Via Vincenzo Capelli 1, a Milano, e su Levi.com.

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