Canada Goose si prepara ad aprire il suo primo store in Italia (il secondo in Europa dopo Londra). il nuovo store sarà situato in Via della Spiga 10. Qui i clienti potranno immergersi in situazioni climatiche estreme, fino a -25 gradi, per testare la tenuta delle famose giacche del brand. tutto ciò verrà simulato nella stanza denominata “cold room”. Inoltre, in concomitanza con l’apertura dello show room nel cuore del quadrilatero della moda, Canada Goose aprirà anche il proprio e-commerce rivolto al mercato italiano.
In occasione di questo speciale evento il brand ha lanciato una campagna mondiale dal nome “Live in the open” che vede come protagonisti due donne e un uomo: Alice Pasquini, Jiayi Zhao e Jordan Tootoo. Tutti e tre condividono il progetto di realizzare qualcosa nei luoghi e di restituire il loro lavoro alla gente che li ha ispirati.
Alice Pasquini, famosissima street artist italiana, nelle sue opere racconta le avventure nei tantissimi luoghi del nostro paese. Uno dei suoi progetti più importanti è quello di creare graffiti, in zone urbane molto spesso nascoste o dimenticate, che hanno lo scopo di riqualificare quell’area o di far conoscere la zona in modo tale da farla ritornare alla vita.
Jiayi Zhao è il secondo volto della campagna di Canada Goose. La sua passione è quella di immergersi nella natura. così è partita la sua avvenuta che adesso la rende una delle guide più richieste per le spedizioni ai poli.
Jordin Tootoo è l’ultimo personaggio presente nella campagna. Lui è un ex campione di Hockey su ghiaccio dell’NHL. Alle sue spalle ha una storia molto interessante perché è riuscito a realizzarsi nella sua vita professionale pur avendo avuto molti problemi a livello personale. Da quando ha lasciato lo sport professionistico si è occupato di parlare delle comunità indigene affrontando anche temi sociali molto delicati.
per questa campagna il marchio ha ingaggiato il regista Janssen Powers, selezionato al festival di Cannes per due documentari, e la fotografa Diana Markosian il cui lavoro è stato pubblicato su alcune delle testate giornalistiche più importanti al mondo: National Geographic, The New Yorker e New York Times.