I due cortometraggi promossi e sostenuti da Miu Miu, che ogni anno vengono presentati all’interno del contesto delle Giornate degli Autori al festival del Cinema di Venezia 78, sono quest’anno diretti dalle due registe: Isabel Sandoval e Kaouther Ben Hania.
Il cortometragio #21 “Shangri La” della regista Isabel Sandoval, che nel 2019 porta sempre alle Giornate degli autori il suo esordio alla regia: Lingua Franca, candidato al John Cassavetes Award. In “Shangri La”racconta la storia di un amore proibito tra due braccianti durante la Grande Depressione. Un amore condiviso con parole e sensazioni che in immagini si traduce in luci, ombre, sfavillii luminosi che ne sottolineano l’autenticità e la bellezza atemporale.
Tutto contornato da costumi firmati Miu Miu che grazie a Miuccia Prada continua a sostenere il talento femminile. L’appuntamento con Miu Miu women’s tales arriva infatti quest’anno al decimo anno. Di grande spessore come incentivo alla creatività femminile, sopratutto trattandosi del campo registico, dove ancora l’idea di donna a capo di una troupe cinematografica fa fatica ad essere sdoganata e prendere il volo senza ridondanti clichè.
Nel #22 corto presentato assieme al #21 in sala Perla sabato 5 settembre, anche “I and the stupid boy” diretto dalla regista Kaouther Ben Hania, già presente l’anno scorso al festival di Venezia all’interno della sezione Orizzonti con “The man who sold his skin”. Nel #22 corto si mette in scena una gag molto moderna e fresca.
Una ragazza si sta preparando per un appuntamento e non sta nella pelle per incontrare il ragazzo che ha sentito fino a qualche minuto prima. Nel tragitto però incontrerà un suo amico che inizia ad infastidirla e quest’incontro darà vista ad un interessante susseguirsi di azioni che creano dall’inizio alla fine un coinvolgente intreccio di dinamiche.
Il tutto sempre coronato dagli outfit Miu Miu che rappresentano a pieno il momento e l’espressione del contesto.
Tre eventi collaterali hanno arricchito l’annuale appuntamento ai Miu Miu Women’s tales, ovvero tre incontri con figure femminili rilevanti dal punto di vista mediatico. Il primo con le due stesse registe, il secondo con la statunitense Ciara Bravo (attrice in Big Time Rush e Red Band Society) e Patricia Allison (Ola Nyman in Sex Education) e il terzo con KiKi Layne e Sarah Gadon. Tutti moderati dalla scrittrice scozzese Penny Martin, caporedattore della rivista femminile Gentlewoman.
Incontri dove la figura femminile è uscita in modo sempre più attuale, senza sottolineare quante siano le difficoltà comunque reali della donna in alcuni ruoli anche creativi, ma piuttosto enfatizzando quelle che sono le caratteristiche che solo l’occhio, l’estetica, la creatività e l’astuzia femminile sanno cogliere nel dettaglio come nessun altro.
I cortometraggi “Miu Miu women’s tales” rappresentano sempre un appuntamento molto importante non solo all’interno del contesto delle Giornate degli Autori, ma anche all’interno del festival di Venezia poiché per l’appunto, sostengono il talento “rosa” che talvolta può sembrare un argomento superato, ma che invece mai come ora è così attuale ed importante.