La milanese galleria Deodato Arte ritorna con una proposta estiva molto “pop” ma al contempo parecchio “Japan”. Dopo il grande successo riscontrato in marzo con la mostra Japan Pop, per la fine di giugno i riflettori si accenderanno questa volta su Takashi Murakami.

Christian Gancitano, curatore della mostra “TAKASHI MURAKAMI: un Otaku Superdeep”, visitabile nella sede di Via santa Marta 6 dal 29 giugno al 30 settembre, la presenterà facendo un excursus sulla cultura giapponese durante l’inaugurazione che avrà luogo Mercoledì 29 Giugno alle 18.30. La mostra propone una vasta selezione di opere del poliedrico artista (in totale 30) tra cui alcune delle migliori litografie e stampe a tecnica mista realizzate nell’ultimo decennio. Tra le più celebri spiccano ad esempio i coloratissimi Flowers e Mr. Dob.

Il Time ha definito Murakami il principale esponente della Pop Art giapponese contemporanea dagli anni’80, e come dargli torto: il suo stile, fortemente ispirato all’iconografia ed alla cultura del suo paese, è assolutamente unico e possiede una firma ben precisa. Con la sua arte Murakami comunica con il pubblico toccando corde invisibili agli altri, riesce ad abbattere il confine tra un’arte d’élite ed una più avvicinabile, ma contemporaneamente crea dei prodotti facilmente adattabili alla cultura di massa con immagini “mercificabili”. Grande successo e fama sono stati infatti da lui raggiunti nel 2003 grazie ad una collaborazione con il marchio Louis Vuitton, per il quale ha realizzato la borsa Cherry Blossom personalizzando il brand attraverso l’uso dell’estetica manga che caratterizza la sua arte. Murakami ha avuto inoltre la possibilità di esporre in alcune delle sedi museali ed espositive tra le più prestigiose al mondo; tra queste la Biennale di Venezia, il Museum of Contemporary Art di Tokyo, il MOCA di Los Angeles, la Fondazione Cartier di Parigi, il Guggenheim di Bilbao e la Reggia di Versailles.

Il titolo della mostra, Otaku Superdeep, va indagato con attenzione in modo da comprendere meglio la poetica dell’artista, che, ad uno sguardo non attento potrebbe sembrare semplice e fin superficiale, ma che in realtà nasconde significati profondi e radicati in una cultura millenaria. Nelle sue opere si fondono infatti caratteri tipici dell’arte giapponese tradizionale assieme con l’immaginario quasi fanatico e consumistico della società di massa dove anime e manga fanno da padroni. Con Otaku s’intende dunque il termine giapponese nel quale Murakami s’identifica e che indica dagli anni ‘80 quella subcultura costituita da collezionisti maniacali e conoscitori profondi di manga, anime e gadget di ogni genere. Attraverso questo tipo di linguaggio l’artista nelle sue opere dà vita ad una sorta di mondo parallelo, modellato sui simboli della vita giapponese. Mentre per quanto riguarda il termine Superdeep, è interessante sapere che il sostantivo con cui ci si riferiva all’estetica da lui introdotta, fosse  originariamente Superflat, ma che dopo lo tsunami del 2011, sarebbe stato cambiato in Superdeep. Questo evento devastante ha per sempre modificato il rapporto dei giapponesi con la natura e così di conseguenza anche il modo di pensare e di approcciarsi degli artisti all’arte stessa. E’ stato questo il caso di Murakami, e le parole del curatore riassumono bene questo cambiamento: “Si tratta di una cultura fortemente legata ai temi dell’umanità, quali il progresso in relazione all’ambiente. Temi questi che assumono una visione salvifica e spirituale, così da trasformare il concetto di Superflat in qualcosa di più profondo. ‘Deep’, appunto. Conseguenza di uno shock che ha cambiato per sempre il rapporto dei giapponesi con la natura, l’economia e la società contemporanea e quindi il ruolo dell’arte e dell’artista stesso.”

In mostra sarà possibile anche vedere altri artisti affiancati alle opere di Murakami, da sempre grande sostenitore e promotore di giovani talenti emergenti. Tra questi Tomoko Nagao, stella della Micropop Art, attualmente in mostra al Victoria & Albert Museum di Londra, Hiroyuki Takahashi, icona pop tra i giovani di Tokyo. Inoltre Hikari Shimoda, esponente del Pop Surrealismo celebre sulla West Coast americana e fotografie della alla giovane Hitomi Maehashi.

 

Date: 29 giugno – 30 settembre 2016 NB: La galleria resterà chiusa per ferie dal 7 al 23 agosto 2016.

Inaugurazione: mercoledì 29 giugno, ore 18.30

Sede: Deodato Arte, via Santa Marta 6, Milano

Orari: martedì – sabato, 10.30-14/15-19

Info: 02/80886294 galleria@deodato-arte.it

Flowerball, murakami-whynotmag

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