T.T.T.- Template Temples of Tenacity è una delle mostre ospitate dalla Fondazione Prada a Milano, curata da Elvira Dyangani Ose ed in corso dal 07 Luglio fino al 25 Settembre.
Si tratta di un’esposizione cangiante e variopinta costituita da tre nuovi progetti presentati dall’artista multidisciplinare Nástio Mosquito (Luanda, Angola; 1981), che dopo essersi affermato sulla scena internazionale per le sue performance provocatorie e irriverenti, ha deciso di abbandonare la sua primitiva formazione da regista e operatore video per dedicarsi ora ad una nuova pratica artistica che possa combinare contemporaneamente musica, video, installazione e performance. Mosquito s’immerge completamente nell’idea di un’arte totale a tutto tondo, affascinato dalle potenzialità e dalle specificità dei diversi linguaggi crea esperienze performative e coinvolgenti per il pubblico invitato qui a partecipare ad un’esperienza unica e sensoriale. Questa volta l’assenza della sua voce, del suo corpo e della sua performance in prima persona, che sono spesso state al centro dei suoi progetti multimediali, risuona potentemente nell’esposizione della Fondazione Prada. Si tratta di una scelta di stile piuttosto radicale tenendo presente il modo in cui ha sempre lavorato un’artista come Mosquito, ovvero seguendo continue evoluzioni.
I tre nuovi progetti di “T.T.T.- Template Temples of Tenacity” vengono presentati da Mosquito al piano terra del Podium, nel Cinema e negli spazi esterni della Fondazione e sono stati realizzati in collaborazione con artisti internazionali. In primo luogo WEorNOT (Nastivicious’ Temple #01) (2016) è un’installazione site-specific firmata da Nastivicious, il duo fondato nel 2008 da Mosquito e dall’artista spagnolo Vic Pereiró, in collaborazione con l’illustratrice Ada Diez. Il progetto trasforma la vasta sala del Podium in un tempio contemporaneo costituito da pareti di vetro ricoperte da illustrazioni caricaturali e che diventano delle grandi vetrate colorate. Prima d’ora Mosquito non ha mai indagato con tanta profondità i sentimenti umani, pur non abbandonando la sua attitudine alla provocazione, l’artista coinvolge qui il pubblico nell’impresa più difficile, ovvero entrare in uno spazio e in un tempo in cui i giudizi e le valutazioni sono sospesi, dove non tutto deve avere necessariamente un senso e dove si è incoraggiati ad abbandonarsi alla propria sensibilità. Anche WEorNOT (Nastivicious’ Temple #01), riflessione satirica su politica e società, incoraggia i visitatori a mettere in discussione le proprie convinzioni e ad abbandonarsi ad un’esperienza meditativa.
I Make Love To You. You Make Love To Me. Let Love Have Sex With The Both Of Us (Part 1 – The Gregorian Gospel Vomit) (2016) nasce dalla collaborazione con il musicista Dijf Sanders, l’artista Chilala Moco e il coro The Golden Guys diretto da Paola Milzani e s’ispira all’inno cristiano Jesus Loves Me (1860), attribuito ad Anna B. Warner. La performance si svolgerà nello spazio esterno della Fondazione e coinvolgerà due cori di quindici interpreti ciascuno. Partendo da aree distanti fra loro, le due formazioni si avvicineranno progressivamente operando una fusione fisica e sonora dagli esiti imprevedibili.
Mentre nel mese di settembre Mosquito presenterà Synchronicity Is My Bitch: The Cinematic Experience (2016), uno dei suoi lavori più emblematici. L’opera è costituita da un montaggio di suoni e immagini nel quale l’artista ha assemblato brani tratti dal suo ultimo album – Gatuno, Eimigrante & Pai de Família(2016) – con frammenti di una serie di film africani, documentari e programmi televisivi locali prodotti negli ultimi vent’anni. Il lavoro trae ispirazione dal vasto immaginario legato all’amore, facendo riferimento alla propria infanzia vissuta in Angola all’epoca della guerra civile (1975-2002). L’opera, proiettata in loop nel Cinema della Fondazione, rappresenta una riflessione sulle relazioni umane, affettive e di alienazione, che l’artista osserva all’interno di diversi contesti sociali e politici e accompagna con la sua musica.
Le parole della curatrice riguardo a questa particolare esposizione sono piuttosto illuminanti: “è un progetto collettivo multisensoriale, in cui si sperimenta il superamento dei limiti dettati dalle proprie convinzioni, per aderire a un’esperienza inedita: esistere, semplicemente. Consapevole dei possibili rischi di questa operazione e giocando con l’eventualità del fallimento. Mosquito ci offre uno schema, una bozza, un solido punto di partenza dal quale iniziare a fare i conti con chi siamo e che cosa siamo.”
Info:
Fino al 25 Settembre
Fondazione Prada Largo Isarco 2 – 20139 Milano
T +39 02 56 66 26 12
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