Roberta, in arte Beba. Classe ’94, torinese. Una voce che sta cambiando le regole del rap game  italiano e sta raggiungendo un pubblico sempre più ampio. Determinazione e tanta voglia di fare musica, ma non solo. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei per conoscerla meglio!

Beba come artista quando nasce?

Scrivo canzoni da quando ero piccola e il progetto “Beba” esiste dal momento che ho deciso di renderle note al pubblico, nel 2015.

Quali sono state le tue influenze musicali?

Mi sono fatta condizionare da sempre da ogni tipo di genere musicale, anche non prettamente rap. In ogni caso, sicuramente la tecnica di Nicki Minaj e, in italia, la scrittura di Fibra sono stati i due elementi più formanti.

In Italia la scena rap è sempre stata prevalentemente maschile, ma le cose stanno cambiando. Come ci si sente ad essere una delle voci femminili che sta trasformando l’idea che il rap in Italia sia solamente “per uomini”?

Orgogliosa e ancora più determinata ad affermarmi.

A fine anno hai firmato il contratto con Island/Universal, un passo importante per la tua carriera, cos’ha significato per te e cos’è cambiato da allora?

La firma con Island/Universal è stata per me la realizzazione di un sogno, ma sono ben consapevole che il momento in cui darsi davvero da fare inizia ora.

Sogni una collaborazione con un artista in particolare?

In italia sogno di collaborare con Salmo, all’estero con Rosalia o con Tory Lanez.

Nella tua playlist quali sono 3 canzoni che non possono mancare?

Noir Désir – “Le vent nous portera”

Jaden Smith – “Icon”

Iamdbb – “Shade”

A quale proposta azzardata risponderesti WHY NOT?

Rispondo così quasi a ogni cosa: il “WHY NOT” è la mia filosofia di vita!

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