La scarpa vista come opera d’arte è il concept di “The art of shoes”, la mostra in scena a Milano a Palazzo Morando con cui Manolo Blahnik racconta e celebra la sua vita, i suoi 45 anni di carriera e le sue idee.
Lo stilista dedica la sua “The art of shoes” alle amiche Franca Sozzani e Anna Piaggi. La mostra toccherà diverse città internazionali, prima tappa Milano fino al 9 aprile, un omaggio all’amato Made in Italy e alla città in cui ha vissuto per 43 anni. Le tappe successive saranno San Pietroburgo all’Hermitage, Praga, la città d’origine del padre, Madrid (in omaggio alla madre) per poi finire a Toronto e a Seul.
Celebre per aver calzato le protagoniste di Sex and the City, ma anche le dive del cinema e non solo, la scarpa Manolo Blahnik è una amalgama di arricciature, frange, riccioli, intrecci, nodi, laccetti, fibbie, trafori, nappe, ruches, bottoncini, schizzi cromatici ardui, materiali sontuosi, su un vertiginoso tacco a stiletto. Il tocco geniale e visionario dello stilista spagnolo, unito alla sua incredibile verve creativa, al suo senso dell’armonia e dell’equilibrio rendono le sue creazioni non solo scarpe, ma vere e proprie sculture.
Manolo è un uomo che ha trasformato un’arte in mestiere, un uomo di sangue metà ceco e metà spagnolo, che si sente british e che pensa glamour.
212 i modelli di scarpe e 80 i disegni che i visitatori possono ammirare per rivedere la scarpa non solo come accessorio, ma come forma d’arte propria e indipendente che celebra l’artigianato creativo di uno stilista internazionale legato all’opera di artigiani italiani.
Interessante anche l’esposizione, le scarpe, infatti, sono custodite in teche come piccole opere d’arte.
Si parte dai modelli del 1971 alle calzature ispirate all’arte di Goya o Picasso, da quelle realizzate per il film ‘Marie Antoinette’ di Sofia Coppola fino alla nuova linea creata con Rihanna.